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Un prestito chirografario è finalizzato in quanto viene solitamente erogato per l'acquisto di beni per i quali normalmente non viene richiesta un'ipoteca perché risultano sempre limitati e con spese ridotte. Quindi non è nemmeno richiesta la sottrazione del bene da parte dell'ente che ha erogato il prestito. In alcune occasioni è possibile che venga richiesta oltre alla firma del richiedente anche un'ulteriore firma di un eventuale garante, il quale comunque non deve fornire nessuna garanzia se non la propria firma. Altre tipologie di crediti chirografari sono per esempio la cessione del quinto dello stipendio oppure della pensione. Anche se in questo caso, essendo prestiti dove l'ente erogante riscuote direttamente la rata dallo stipendio o dalla pensione, non è richiesto mai l'intervento di un garante.
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Un prestito chirografario comunque non risulta essere, secondo il codice civile, un contributo a fondo perduto in cui l'ente erogante fornisce una somma di denaro senza nessuna garanzia. Infatti, apponendo la firma al contratto, chi beneficia del prestito si impegna a restituire la somma ottenuta e allo stesso tempo autorizza l'istituto di credito ad utilizzare uno specifico bene per tutelarsi e rientrare del finanziamento effettuato. La firma del prestito chirografario necessita che venga fornito un bene ad utilizzo dell'ente erogante in caso di insolvenza, quindi si potrebbe operare con un pignoramento di beni oppure del trattamento di fine rapporto (TFR). In caso di firma di uno o più garanti, anche questi si impegnano a fornire il bene da pignorare in caso di totale insolvenza dei pagamenti delle rate.
Gli enti chirografari ai quali si può richiedere un prestito sono solitamente le banche e gli istituti di credito. Il prestito chirografario può essere richiesto da imprenditori oppure da lavoratori che abbiano un reddito che garantisca la restituzione corretta delle rate del prestito. Il credito chirografario può risultare molto utile per effettuare interventi su parti comuni in un condominio oppure in caso di un'abitazione in comune, o comunque in quei casi in cui non sia possibile la richiesta di un mutuo ipotecario. Un prestito chirografario può essere anche richiesto da un produttore, da un rivenditore oppure da un concessionario che successivamente può procedere a vendite rateali per attrezzature, per macchinari o per impianti in modo che l'acquirente abbia dei costi fissati per tutta la durata delle rate. Per il rivenditore invece vi è il vantaggio di avere l'incasso già protetto. Come per ogni tipologia di finanziamento anche quello chirografario prevede un rimborso mensile formato da una quota per l'estinzione del debito più una parte sugli interessi sul capitale.
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