Libretti postali

Libretti postali dormienti

In base agli artt. 1 e 2 D.P.R. 22/6/2007 n. 116 e in attuazione dell'art. 1, c. 345, della legge 23/12/2005 n. 266 in materia di depositi dormienti, i libretti postali sono dormienti quando non ci sia movimentazione da parte del titolare o terzi da lui delegati per un periodo di tempo continuato di 10 anni dalla data di disponibilità e con saldo superiore a € 100,00. In tal caso i libretti postali dormienti sono estinti. E′ consultabile l'elenco pubblico provinciale dei libretti postali dormienti sul sito di Poste Italiane, presso gli uffici postali o tramite Contact Center di Poste Italiane. I titolari possono recarsi, entro la data indicata, presso un ufficio postale per il censimento anagrafico del libretto. In assenza di iniziative del titolare, le somme che erano depositate affluiscono al Fondo pubblico gestito dalla Consap, che gestisce le domande di rimborso delle somme. L'istanza di rimborso possono farla i titolari, uno dei contitolari o loro aventi causa con raccomandata A/R o a mano presso la sede del Fondo, seguendo le indicazioni fornite dal sito della Consap. Il termine di prescrizione della domanda è di dieci anni dalla data di devoluzione al Fondo delle somme.
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Libretti postali Smart

I libretti postali Smart sono libretti nominativi ordinari, creati per risparmiare in modo più dinamico. Si possono ricevere bonifici dal proprio conto bancario; fare girofondi dal libretto al conto BancoPosta o ad altro libretto nominativo; versare assegni; ricaricare la PostePay. L'attivazione prevede la richiesta di una Carta associata e si ha il servizio Risparmio On Line per operazioni anche da Tablet o Smartphone. I Libretti postali Smart hanno un rendimento maggiore con il tasso d'interesse premiale riconosciuto a determinate condizioni: mantenimento del 90% del saldo iniziale fino a dicembre 2015 e Carta attiva fino alla stessa data. Il rendimento premiale varia periodicamente. Per chi richiede un libretto postale Smart dal 01/07/2015, anche convertendo un libretto postale ordinario, e per i sottoscrittori precedenti entro il 31/03/2015, è data l’offerta SuperSmart. Viene riconosciuto un tasso premiale dal 01 luglio fino al 31/12/2015 a condizione di accantonare somme per una durata prestabilita: 0,30% per 90 giorni o 0,40% per 180 giorni. L’importo minimo da vincolare è di € 1.000,00. Il conto è svincolabile: in tal caso sulle somme matura il tasso d’interesse base.

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Libretti postali 2013

Dal 1 gennaio 2013 il rendimento dei libretti nominativi ordinari ha subito un abbassamento fino a un tasso dell'1% annuo lordo. Per le altre tipologie di libretti si prevedevano rendimenti diversi: per i minori 3% lordo, al portatore 0,05% lordo, giudiziari 2,50% lordo. Nel 2013 è stato anche lanciato il libretto postale Smart, per il quale si prevedeva un rendimento del 3% lordo annuo al rispetto di determinate condizioni: attivazione della Carta entro 60 giorni dall’apertura; mantenimento del libretto fino al 31 gennaio 2014; versamento mensile di € 300,00 dal mese successivo all’apertura, oppure mantenendo il saldo in misura maggiore al 90% rispetto a quello iniziale. Dal 2013 è cambiata anche la tassazione dei prodotti di risparmio, sotto forma di imposta di bollo in base alla legge di stabilità 2013. Si prevede sui libretti postali un'imposta fissa di € 34,20 per le giacenze medie annue superiori a € 5.000,00; sui buoni postali cartacei lo 0,15% dall'1 gennaio 2013, senza esenzione per gli importi inferiori ai € 5.000,00, mentre su buoni postali dematerializzati lo 0,15% dal primo gennaio 2013 dei buoni con la stessa intestazione, purché superiori a € 5.000,00.


Tassazione libretti postali

Il bollo per gli estratti conto bancari o postali e sui rendiconti per il libretti postali di risparmio è stabilito dall’articolo 13, comma 2–bis, della Tariffa, parte I, allegata al D.P.R. n. 642 del 1972. Si prevede l’applicazione sui libretti postali di un’imposta di bollo fissa annua sulle comunicazioni finanziarie di € 34,20 se persona fisica. L'imposta non è dovuta solo nel caso in cui la giacenza media annua non sia superiore a € 5.000,00. Se l'intestatario è una persona giuridica, l’imposta è di € 100,00 annue. Per la giacenza media si tiene conto dell’eventuale intestazione di più rapporti di credito con lo stesso istituto: se ad esempio si ha intestato sia un conto corrente che un libretto postale, si prende in considerazione la somma delle giacenze medie dei due rapporti. In caso di estinzione del rapporto durante l’anno, l’imposta si applica al momento dell’estinzione e viene rapportata alla durata del periodo rendicontato. Gli interessi sono calcolati con il criterio dell’anno civile e capitalizzati al 31 dicembre di ogni anno. Sugli interessi maturati si ha una ritenuta fiscale del 26% ai sensi dell’art. 3 comma 2 D.L. 66/2014, convertito in Legge 89/2014.




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