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Con INPDAP i prestiti ai dipendenti statali (lavoratori, pensionati e rispettive famiglie) sono offerti a tassi vantaggiosi. I finanziamenti sono erogati dall'ente stesso o da banche e finanziarie convenzionate. I prestiti ed i mutui sono concessi dall'INPDAP tramite un Fondo Credito (la Gestione Unitaria Autonoma). Il fondo è il risultato dei contributi obbligatori degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. A questi si aggiungono i contributi volontari di pensionati della Gestione stessa più quelli di lavoratori e pensionati iscritti ad altri enti. Essere iscritti al Fondo Credito consente di usufruire delle prestazioni di credito, sia dirette che convenzionate. I pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici usufruiscono del credito erogato direttamente dall'INPDAP (piccolo prestito, mutuo ipotecario e prestito pluriennale). Inoltre i dipendenti possono richiedere un prestito finalizzato all'acquisto della casa dei propri figli.
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Tra i vari tipi di finanziamento INPDAP i prestiti con cessione del quinto sono probabilmente la soluzione più efficiente e semplice da attuare. Questo prestito è generalmente concesso a dipendenti statali e pensionati a condizioni vantaggiose. L'importo erogato viene poi rimborsato in rate mensili sottratte dallo stipendio o dalla pensione, senza mai superare il 20%, cioè un quinto. La cessione del quinto offre vantaggi superiori rispetto alle altre tipologie di prestito. In particolare, il richiedente non è tenuto a dichiarare per quali fini sarà utilizzato l'importo del prestito e può ottenere abbastanza rapidamente il denaro liquido. Inoltre dato che la rata è prelevata automaticamente dalla busta paga (o pensione) il beneficiario non corre alcun rischio di dimenticare o ritardare il pagamento. In questo modo si evitano situazioni come il protesto o l'insoluto.
Il cosiddetto 'piccolo prestito' mette a disposizione un importo moderato per necessità urgenti. Tramite l'INPDAP i prestiti ai dipendenti pubblici devono essere restituiti in un tempo variabile in base all'importo erogato. Il rimborso dura un anno (12 rate) se la somma è pari ad uno stipendio netto; dura 2 anni (24 rate) se l'importo è di 2 mensilità; ha una durata triennale (36 rate) se il prestito è pari a 3 stipendi e dura 4 anni (48 rate) nei casi in cui la somma erogata sia di 4 mensilità. Il piccolo prestito può essere richiesto dagli iscritti alla Gestione Unitaria Prestazioni Creditizie e Sociali sia in attività di servizio che pensionati. I lavoratori devono fare richiesta tramite l'amministrazione di cui fanno parte. I pensionati devono chiedere il prestito in via telematica.
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